Fondatore

Sante Bajardi

Chi Siamo

Nato nel 1926 a Torino, studia nelle scuole di fabbrica fino a conseguire la qualifica di operaio metalmeccanico e poi di perito industriale. In quegli ambienti sviluppa una particolare sensibilità per la sicurezza e la tutela della salute negli ambienti di lavoro, che diventeranno in maniera sempre più determinata uno dei fili conduttori della sua attività politica nelle istituzioni e, in seguito, nell’attività di volontariato del CIPES, l’associazione per la promozione della salute da lui fondata nel 1990.
Impegnato nella lotta partigiana dal 1944, nel ’45, come membro del CLN, si interessa delle questioni sociali e abitative del quartiere Nizza-San Salvario di Torino.

Conclusa l’esperienza partigiana, il suo impegno continua nella militanza politica. Nel 1950 è dirigente del PCI a Torino, a Ivrea e Canavese e nel Pinerolese dove l’impegno per la tutela della salute sui luoghi di lavoro lo vede presente tra i lavoratori della Olivetti, della Chatillon, della RIV di Villar Perosa, tra i minatori della Talco Grafite in Val Germanasca e poi alla tristemente nota IPCA di Ciriè.

Dal 1965 al 1975 fa parte della Commissione Sicurezza Sociale nazionale del PCI dove affronta, fra gli altri, i problemi della sicurezza nell’ambiente di lavoro, del superamento degli Ospedali psichiatrici e della riforma sanitaria (che vedrà la luce nel 1978).
Sempre in quegli anni, acquisisce la consapevolezza del drammatico problema rappresentato dall’amianto. Inizia così una nuova battaglia per cercare di eliminare questo minerale dalle produzioni, industriali: dalla Ferodo di Grugliasco che produceva pastiglie per i freni a base di amianto, alla Eternit di Casale, all’Amiantifera di Balangero Torinese, spesso in aspro confronto con i titolari e i dirigenti delle fabbriche, da un lato, e con i sindacati dei lavoratori, dall’altro.

Dal 1975 al 1980 ricopre gli incarichi di Vice Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e di Assessore regionale ai trasporti e alle opere pubbliche. Nel corso di questa legislatura, sotto la sua guida, viene approvato il 1° Piano regionale dei trasporti.
La sua nomina ad Assessore alla Sanità del Piemonte nel 1980 gli consente di riprendere in modo decisivo l’iniziativa contro le produzioni industriali basate sull’amianto attraverso il sostegno alla realizzazione di una ricerca guidata dall’Università di Torino, i cui risultati, dopo un’indagine epidemiologica durata 5 anni, portarono alla chiusura dello stabilimento di Casale e al trasferimento del problema amianto all’autorità giudiziaria, com’è ormai noto a tutti.

Oltre alla drammatica questione amianto, l’impegno politico dell’assessore Bajardi è stato sempre segnato dalla passione per il tema della prevenzione e della tutela della salute, documentato dalla raccolta completa delle leggi e delle delibere prodotte sotto la sua gestione della sanità piemontese negli anni della prima riforma sanitaria, raccolta che attualmente è conservata presso la sede torinese dell’Archivio di Stato.

Cessata l’attività politica nelle istituzioni (1985), il suo impegno sul tema della salute si è ulteriormente intensificato in stretta relazione con i principi e gli indirizzi che andavano prendendo forma a seguito della Conferenza di Ottawa. Su questa linea ha contribuito, fra l’altro, alla realizzazione del Centro Sperimentale di Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia, ha avviato la costituzione di un Centro di Documentazione sulla salute (da una cui costola è nato il DORS – Centro regionale di documentazione per la Promozione della Salute) e, soprattutto, ha fondato CIPES Piemonte nel 1990, associazione a cui si devono tutte le più importanti iniziative per la diffusione dei principi della Carta di Ottawa in Piemonte, ma non solo.

Al CIPES e al suo fondatore vanno, infatti, il merito di aver contribuito alla diffusione in Piemonte della attività della Rete OMS Città Sane (2003)e alla creazione nel 1997 della Rete piemontese degli Ospedali che promuovono salute (HPH) (con una capillare attività di sensibilizzazione su questo tema presso le regioni italiane); di aver contribuito alla nascita di una sezione italiana della IUHPE – International United for Health Promotion and Education (della quale Bajardi è stato presidente dal 2007 al 2011); di aver contribuito, direttamente o con borse di studio, alla formazione di operatori delle pubbliche amministrazioni sui temi della salute declinati secondo i principi della “salute in tutte le politiche”; di aver portato la Regione Piemonte ad inserire i principi della promozione della salute nei Piani sanitari regionali.